mercoledì 3 ottobre 2007

I MIMIMMI E LA STORIA 1



Tanto tempo fa,quando ancora la terra era un'incasinatissima palla di fuoco e acque torbide,il Padreterno,mescola questo mescola quello,tra un ptero sauro e un bronto cagnolo che lui stesso fece sparire nel giro di una brevissima era geologica,accortosi di tanta futilità creo' anche un piccolo esserino somigliante proprio a quello che noi oggi possiamo chiamare erroneamente e comunemente sasso.
Ma all'epoca non era stato possibile instaurare alcun paragone poichè ancora non era stato inventato nient'altro.
Il mimimmo fu la prima creatura davvero significativa creata da colui che tutto vede e tutto sa.
La caratteristica peculiare di questo essere era la presenza di due piccole antenne che gli davano la possibilità di captare tutti i segnali che venivano dall'esterno, di rielaborarli e risputarli fuori nuovi e sorprendenti:infatti nonostante un mimmimmo si presenti piuttosto inespressivo e privo,come si suol dire,di MIMIMMICA facciale,in realtà accoglie dentro di se una grande spirito di osservazione,una grossa creatività e soprattutto una fortissima carica ironica che da subito,anche tra i bronto inutili sauri,lo fece assurgere al ruolo di leader incontrastato della risata e della furbizia!
E’ noto a tutti infatti l'episodio in cui Adamo ed Eva furono cacciati dal paradiso TERRESTRE,come risulta dagli atti,in seguito ad un certo furto di frutta avvenuto in circostanze a tutt'oggi non molto chiare.
Il mimimmo allora,che per sua stessa natura non puo' non indagare laddove le situazioni non sono trasparenti e non riesce a non riderne sonoramente e proporre poi un punto di vista totalmente nuovo e spiazzante a chi invece non si è reso bene conto dell'ingiustizia che si sta perpetrando,in quell'occasione riempi' il paradiso terrestre di fotografie compromettenti che ritraevano il signore nell'atto di stipulare accordi per la costruzione di quell'enorme giardino pensile del tutto abusivo.
Il buon Dio infatti,aveva saputo,grazie a qualche santo in paradiso,che la asl e la finanza stavano indagando sul suo caso e cosi' di fretta aveva sfrattato i due poveri inquilini,ma non aveva fatto i conti con la sua creatura ....
infatti venuta a galla la notizia il Signore fu destituito.

La questione mimimma affascinò in seguito i pensatori ed i filosofi di ogni tempo, arrivando a diventare ai nostri giorni una delle problematiche più discusse del pensiero filosofico moderno.
Dopo un inizio un po’ timido in cui la corrente venne assimilata al calcarismo iconoclasta e iconoscista tedesco, questa uscì dai rigidi schemi del pietrismo per poi prorompere con caparbietà nella scena filosofica internazionale.
Chi ne intuì le potenzialità fu Immanuel Kant, che per primo si pose la fatidica domanda cos’è un mimimmo? ma subito si diede la fatidica risposta Boh! e passò ad altro.
Dobbiamo aspettare i fertili pensatori del novecento per ritrovare le tracce di questo affascinante movimento.
In particolare non possiamo non menzionare Martin Heidegger che spiazzò tutti con la sua celeberrima definizione “un mimimmo E’, e viceversa”, definizione che spacco in due i massimi studiosi del filosofo tedesco: una parte vide nella definizione la pesante influenza di Borges e Gide(anticipando di qualche anno il nascente movimento surrealista), un’ altra parte vide la pesante influenza di sostanze stupefacenti di vario genere.
Dalla definizione di Heidegger scaturirono numerose correnti di pensiero mimimmo tra le quali citiamo senza dubbio la nota Sturm und Drang und Kartopfen che, stimolata anche dall’avvento della Gestalt, contrapponeva l’idea di mimimmo come entità percettiva gestaltica a quella di mimimmo come avanzata peristalsi gastrica.
Oltre a ciò il gruppo ipotizzava l’idea dell’esistenza di un mimimmo superiore, collegato tramite il sub-inconscio ed il tra-inconscio alla mente dei vari mimimmi sparsi per l’universo.
Questa definizione, a lungo presa per buona, scatenò un confronto tra Theodore Adorno, sostenitore della tesi del gruppo, e Marshall McLuhan, sostenitore della natura paritaria ed anarchica dei mimimmi, trascinando i due in un aspro dibattito dai toni molto accesi che vide spesso chiamate in causa le loro madri.
Ci volle l’intervento di Umberto Eco per porre fine al dibattito con la celeberrima massima mimimma I Mimimmi sono una struttura anarchica fortemente gerarchizzata, che detto così non vuol dire una minchia ma accontentava un po’ tutti.
Erano nate le basi della politica moderna.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Corrado ti si vuol bene 💚
Schana